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Rame, il primo metallo usato dall'uomo

Rame

Il Rame è un minerale in traccia presente in tutti i tessuti dell'organismo in quantità che vanno dai 75 ai 100 mg.

Durante la crescita la percentuale più alta si trova nei tessuti in via di sviluppo.

Ha un ruolo nella respirazione perché partecipa alla sintesi dell'emoglobina inoltre partecipa alla produzione del collagene e del neurotrasmettitore noradrenalina.

Il collagene è la principale proteina del tessuto connettivo degli animali.

E' la proteina più abbondante nei mammiferi (circa il 25% della massa proteica) rappresentando nell'uomo circa il 6% del peso corporeo.

Il Rame è necessario alla produzione di elastina ed è detto microelemento in quanto presente in minima traccia circa 100-150 milligrammi (la maggior parte è fissata nel cervello e nel fegato).

Il suo ruolo è molto delicato in quanto è facile andare incontro ad eccessi o carenze.

Tramite una normale alimentazione si introduce anche più rame del necessario e che viene assorbito facilmente nell'intestino tenue e nello stomaco mentre viene escreto tramite le feci.

Il rame interviene anche nella sintesi della melanina (depigmentazione della pelle).

E' stato dimostrato che il principale imputato dell'artrite reumatoide è l'eccesso di ferro nelle articolazioni.

Animali tenuti a dieta carente di rame sviluppano facilmente artriti con altissimi livelli tissutali di ferro.

Studio australiano dimostra che la sintomatologia migliora anche con il semplice uso dei tanto discussi braccialetti di rame.

I malati del morbo di Parkinson presentano bassi livelli di rame come i pazienti affetti da sclerosi multipla.

Il morbo celiaco e la fibrosi cistica sono legati anch'essi alla carenza di rame.

La Storia del Rame

Il Rame molto probabilmente fu il primo metallo ad essere usato dall'uomo.

Da reperti archeologici datati fino a 10.000 ani fa si può constatare quanto sia stato importate l'uso che ne è stato fatto sia nella costruzione di attrezzature di ogni genere, che nella fabbricazione di oggetti ornamentali e quanto importante sia stata poi la sua utilizzazione in capo curativo.

Gli Egizi usavano il rame in tutti i campi.

Forgiavano bracciali di pregiata lavorazione usati sicuramente a scopo terapeutico, ridotto in polvere e mescolato ad altre sostanze lo usavano per preparare numerosi farmaci.

Nel vicino Oriente, venne usato nello stesso modo da Assiri, Medi, Sumeri, Ittiti e Fenici. Questi ultimi lo esportarono in tutto il mediterraneo.

Usato dai Greci e poi dai Romani per preparare rimedi antinfiammatori, vene utilizzato su vasta scala nella preparazione di farmaci, tanto che Plinio disse:”I minerali del rame provvedono in molti modi alla medicina, poiché in essi si trova la guarigione più rapida per ogni tipo di ulcere.

La scienza moderna è al giorno d'oggi in grado di spiegare le misteriose influenze che il rame ha nel nostro organismo.

Il rame essendo un ottimo conduttore elettrico e termico può venire utilizzato nella fabbricazione di bracciali i quali possono agire da ricevitori e condensatori, poiché composti da una sola spira le cui due estremità (polo + polo -) non si tocchino tra loro, creando un circuito oscillante che può percepire le cariche elettrostatiche che il nostro corpo assorbe costantemente.

Le cariche elettrostatiche sono dannose al nostro organismo e il rame permette di scaricarle.

Sono dannose, perché?

Poiché alterano l'equilibrio elettromagnetico e termico delle cellule dando luogo a stati degenerativi e squilibri biochimici nell'organismo.

Il Rame è fondamentale in ogni fase della vita: dallo stadio dello sviluppo alla vecchiaia perché la carenza di questo metallo può essere uno dei fattori causa di diverse patologie.

Portando un bracciale di rame potrebbe apparire una macchia scura sulla pelle, segno evidente che il rame viene assorbito dall'organismo e penetrando in esse, possa agire da oligoelemento.

L'oligoelemento rame è importantissimo, tanto che si può asserire che possa essere prezioso per mantenere l'equilibrio nel nostro corpo.

Il rame innanzi tutto è necessario per fissare i metalli e i minerali nel nostro organismo, è poi indispensabile nella formazione del sangue poiché fissa il ferro ai globuli rossi, influenza l'ipofisi, le ghiandole surrenali, l'apparato genitale, inoltre fissa il calcio, catalizza la vitamina C, combatte le infezioni ed è un tonico generale in quanto sopperisce alle carenze epatiche.

Il rame è un potente antimicrobico cioè è in grado di debellare o rendere inattivi microbi, batteri, funghi incluse le muffe e virus.

Solo il rame puro ha questi effetti microbici? Assolutamente no, anche le leghe di rame possiedono proprietà antimicrobiche.

Prove e sperimentazioni sono state effettuate sul rame puro, leghe ad alto tenore di rame, ottone, bronzo, cupro-nichel, leghe rame-nichel-zinco.

Queste ultime sono note come leghe nichel.-argento (Alpacca e Packfong) per il loro colore bianco lucente, benché non contengano argento.

Le leghe con più alto contenuto di rame debellano i microbi più rapidamente.

Ci sono enti ufficiali che hanno decretato l'efficacia antimicrobica del rame? Assolutamente si, il 29 febbraio 2009 l' E.P.A. l'agenzia per la protezione ambientale statunitense ha registrato come antimicrobiche 275 leghe di rame.

Il rame è stato testato clinicamente? Assolutamente si. Prove cliniche sono attualmente in corso presso ospedali di tutto il mondo per verificare l'impatto sulle superfici di contatto in rame sulla quantità di microbi.

In Gran Bretagna l'ospedale Sally Oak di Birmingham è stato selezionato quale primo centro per testare questo nuovo approccio per la prevenzione delle infezioni.

I primi risultati delle prove dimostrano che il rame possiede spiccate proprietà antimicrobiche anche sul “campo”, cioè nelle corsie ospedaliere, e che le superfici di contatto in rame presentano il 90/100% in meno di contaminazione batterica rispetto a quelle in materiale convenzionale. Altre prove sono state fatte in Germania, Cile, Giappone e Stati Uniti.

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